Rapporto 2022 sul reddito minimo
"The 2022 Minimum Income Support". Il Pilastro europeo dei diritti sociali enfatizza il diritto ad un reddito minimo per chi non dispone di risorse sufficienti per una vita dignitosa, per l'accesso ai servizi, nonché per agevolare il reinserimento nel mercato del lavoro, tutti aspetti essenziali per l'attivazione e l'inclusione sociale. I regimi di reddito minimo fanno parte dei sistemi nazionali di protezione sociale e svolgono un ruolo importante nella riduzione e nella prevenzione della povertà, della disuguaglianza e della precarietà sociale. Sebbene la povertà o l'esclusione sociale siano diminuite negli ultimi dieci anni, il raggiungimento dell'obiettivo di ridurre di almeno 15 milioni le persone a rischio povertà nell'UE entro il 2030 richiede sforzi continui. Il report fa poi emergere come i Paesi con maggiori tutele generalmente mostrano anche livelli inferiori di povertà: questo sottolinea l'importanza dell'accesso alle prestazioni di reddito minimo, in linea con l'approccio dell'inclusione attiva. Ulteriori evidenze riguardano l'adeguatezza degli schemi di reddito minimo (variabili considerevolmente tra i Paesi membri), i differenti criteri di eligibilità riscontrati (età, residenza, beni reali di possesso), nonché la condizionalità basata su specifici criteri di attivazione. Altro aspetto è la partecipazione al mercato del lavoro e reddito minimo: i requisiti di attivazione sono spesso combinati con incentivi economici per garantire l'efficacia delle politiche attive proposte. Tuttavia, l'efficacia degli incentivi sulla partecipazione al mercato del lavoro non è significativa per i beneficiari di reddito minimo che spesso si trovano di fronte ad altre barriere (quali bassi livelli di competenza, limitazioni di salute, mancanza di accesso ai servizi abilitanti, discriminazione o esclusione sociale), con un impatto considerevole sull'occupabilità. La partecipazione dei beneficiari del reddito minimo alle misure di politica attiva appare infatti bassa e limitata, anche per le difficoltà di coordinamento degli organismi che offrono benefici e servizi complementari.
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Soggetto emanante:
Commissione europea
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Autore:
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Data:
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Tipologia: Pubblicazioni |
Parole chiave:
reddito minimo
inclusione sociale
fasce deboli
welfare state
mercato del lavoro
occupazione
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