"Europe as a task: rethink, rebuild, repower. Priorities of the Czech Presidency of the Council of the European Union in 2022". Il messaggio del Presidente della Repubblica Ceca nel 1996 "l'Europa come sfida", appare oggi più attuale che mai. L'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa, stravolgendo completamente la situazione geopolitica del nostro continente, ha infatti dimostrato che gli europei in una crisi innescata da una minaccia esterna sono in grado di agire in modo molto rapido, efficace e unito. Se l'Unione europea vuole essere all'altezza delle aspettative di questo momento storico, la triplice sfida è proprio quella di ripensare, ricostruire e rilanciare l'Europa. L'UE deve concentrarsi sulla garanzia della sicurezza e sull'affermazione della resilienza strategica e competitività della propria economia, diventando una solida base per una comunità che difende i valori fondamentali, i diritti umani, uno stile di vita libero la democrazia. Cinque sono quindi i principali obiettivi che la Presidenza Ceca del Consiglio UE si prefigge di raggiungere. Circa la gestione dei rifugiati e la ripresa post bellica dell'Ucraina, la Presidenza Ceca sostiene gli sforzi dell'UE per difendere la sovranità e l'integrità territoriale del Paese utilizzando tutti gli strumenti e programmi disponibili, compreso il rafforzamento delle sanzioni. Priorità è la tutela dei rifugiati, specie se minori, garantendo loro anche l'accesso all'istruzione, assieme ad alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Per quanto concerne la sicurezza energetica, oltre a proseguire il percorso di riduzione della dipendenza delle fonti di approvvigionamento russe, la decarbonizzazione dell'industria dell'UE e il passaggio dal gas naturale all'idrogeno rappresentano un traguardo importante che richiede l'attuazione di un ambizioso piano per la sviluppo di infrastrutture, contestualmente alla riduzione delle emissioni inquinanti. Altro punto è quello del rafforzamento delle capacità di difesa europee e della sicurezza cibernetica, dove occorre particolare attenzione allo sviluppo di nuove tecnologie. La resilienza strategica dell'economia europea, non solo in ambito energetico, passa anche dalla digitalizzazione dell'industria e dalla transizione verde: occorre, tra l'altro, adeguare le competenze dei cittadini ai cambiamenti in atto, prerequisito per la competitività globale dell'Unione europea. Da ultimo, per quanto concerne il buon funzionamento delle istituzioni democratiche, occorre attingere dai risultati della Conferenza sul futuro dell'Europa per proseguire il dibattito sul processo di partecipazione dal basso.