Per il mese di gennaio 2020 il totale delle entrate previste è superiore a 462 mila, di cui il 32,8% difficili da reperire. Tra le dieci professioni più richieste nel mese, emergono quelle relative agli addetti nelle attività di ristorazione, alle vendite, nonché personale non qualificato nei servizi di pulizia. Per quanto concerne le tipologie contrattuali, prevalgono i rapporti di lavoro subordinato sia a tempo indeterminato (27%), che determinato (33%), seguiti dalla somministrazione (14%), da altre contratti (13%), dall'apprendistato (8%) e dalle collaborazioni, quest'ultime che incidono per il solo 4%. Relativamente ai giovani entro i 29 anni di età, che incidono sul 28% del totale delle entrate, i principali settori di attività sono i servizi turistici, quelli finanziari ed assicurativi, il commercio e le telecomunicazioni. Risultano difficili da reperire, tra gli altri, gli specialisti in scienze informatiche e fisiche, gli operai metalmeccanici, i tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell'istruzione. I titoli di studio che offrono maggiori sbocchi lavorativi sono rappresentati, nella maggior parte dei casi, dal diploma secondario (38%, specie ad indirizzo amministrazione, finanza e marketing ) e dalla qualifica e diploma professionale (26%, specie se ad indirizzo meccanico); residuale è il possesso di una Laurea (18%), preferibilmente ad indirizzo economico o ingegneristico.