Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'Unione Europea del 18 settembre 2000, n. 2000/54/CE, relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti biologici durante il lavoro. La presente direttiva ha per oggetto la protezione dei lavoratori contro i rischi che derivano o possono derivare per la loro sicurezza e la loro salute dall'esposizione agli agenti biologici durante il lavoro, ivi compresa la prevenzione di tali rischi, e fissa le prescrizioni minime particolari in questo settore. La direttiva definisce in maniera precisa  il termine agente biologico, suddivide detto agente in quattro gruppi di rischio,  indica gli obblighi dei datori di lavoro che sono tenuti a sostituire gli agenti biologici nocivi con altri non nocivi o meno nocivi, e comunque a ridurre i rischi per i lavoratori, nonchè a fornire alle autorità competenti, dietro loro richiesta, gli elementi utilizzati per tale valutazione.
Per qualsiasi attività che possa comportare un rischio di esposizione ad agenti biologici, si deve determinare la natura, il grado e la durata dell'esposizione dei lavoratori, in modo da poter valutare i rischi per la salute o la sicurezza dei lavoratori e determinare le misure da adottare. Per i lavori che comportano un'esposizione a diversi gruppi di agenti biologici, i rischi sono valutati in base al pericolo presentato da tutti gli agenti biologici pericolosi presenti. Tale valutazione viene rinnovata periodicamente e comunque ogniqualvolta si verifichi un cambiamento di condizioni che possa influire sull'esposizione dei lavoratori agli agenti biologici.
La direttiva è completata da diversi allegati che comprendono un elenco orientativo dei tipi di attività professionale, le raccomandazioni pratiche per la sorveglianza sanitaria dei lavorativi, le spcifiche sulle misure e i livelli di contenimento, le specifiche per processi industriali e il codice di condotta raccomandato per la vaccinazione.