Istituito dal Regolamento (UE) n. 473/13, il DPB riporta le valutazioni macroeconomiche e le azioni prioritarie del Governo, l'aggiornamento sullo stato di avanzamento del Programma nazionale di riforma, con particolare riferimento al livello di risposta alle raccomandazioni specifiche della Commissione europea, e la manovra di finanza pubblica per il 2024. Per quanto concerne il quadro macroeconomico nazionale, l'andamento dell'economia italiana ha risentito e risente tutt'ora di un indebolimento generale globale: il ritmo di crescita del PIL decelera e l'espansione della domanda interna (investimenti) appare temporaneamente ferma. Malgrado l'elevata inflazione, il mercato del lavoro presenta una dinamica positiva, con un tasso di disoccupazione che ha raggiunto uno dei livelli in assoluto più bassi attestandosi al 7,3%. Il numero di occupati, poi, supera in valori assoluti i 23,5 milioni di persone, determinando così un tasso di riferimento al 61,5%. Le previsioni nel breve e medio periodo determinano così una crescita del PIL inferiore alle attese (0,8%), tuttavia con previsioni occupazionali favorevoli per il 2023 ma in calo per il 2024, come conseguenza degli effetti economici sul mercato del lavoro. Ne consegue una manovra economica orientata secondo principi prudenziali e coerente secondo gli orientamenti della Commissione europea. La manovra di bilancio 2024 è quindi orientata a sostenere la domanda privata e contrastare il calo del potere d'acquisto delle retribuzioni causato dall'inflazione, con la riduzione del cuneo fiscale che può inoltre favorire la crescita del mercato del lavoro. I principali interventi sono poi indirizzati alla riduzione della pressione fiscale, al sostegno della genitorialità e al rafforzamento del sistema sanitario nazionale. Misure mirate al sostegno della domanda interna pongono particolare attenzione alla protezione del potere di acquisto dei lavoratori e in particolare delle famiglie con figli. Verso il mercato del lavoro è prevista la riduzione del cuneo fiscale (esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti, in misura crescente al diminuire della retribuzione mensile imponibile), nonché confermate per il 2024 le misure di tassazione agevolata dei premi di produttività dei lavoratori dipendenti e di esenzione per i "fringe benefits", ampliandone la finalità e differenziando il limite per chi ha figli a carico. In favore del pubblico impiego sono stanziate le risorse per i rinnovi contrattuali del personale delle amministrazioni statali.