"Social Protection Committee Annual Report 2023. Review of the Sociale Protection Performance Monitor (SPPM) and developments in social protection policies. Key social challenges and key messages". Ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, il Comitato per la Protezione Sociale (SPC) predispone annualmente per il Consiglio l'analisi della situazione sociale nell'Unione europea e le tendenze nei Paesi membri. L'aggressione russa all'Ucraina nel 2022 ha determinato un'inversione di tendenza della ripresa economica in atto nell'UE27, successiva allo shock determinato dalla pandemia da COVID-19. La crescita nell’UE ha rallentato nel corso del 2022, ma nonostante i timori di recessione, l'andamento positivo nella prima metà del 2023 ha dimostrato l'adattabilità dell'economia europea in un contesto globale difficile. L'occupazione ha continuato ad espandersi nel 2022, anche se a un ritmo più lento nel corso dell'anno, con un tasso che ha raggiunto il 75,3% nel primo trimestre del 2023, a fronte di una sostanziale stabilità della disoccupazione al 6,2%. Sono quindi emersi alcuni sviluppi positivi nella situazione sociale, nonostante le sfide rimanenti, per quanto concerne la condizione giovanile e la riduzione della povertà lavorativa, anche se permangono situazioni di deprivazione materiale e sociale, di indigenza della popolazione più anziana, di disuguaglianze reddituali. Tra le priorità contenute nella relazione, la necessità da parte dei Paesi membri di continuare ad adottare azioni mirate per mitigare le ripercussioni dell'aumento del costo della vita, prestando attenzione alla valutazione dell'impatto distributivo delle politiche attuate, per prevenire gli effetti sociali negativi delle misure sulla povertà e sulle disuguaglianze. Inoltre, le dinamiche occupazionali successive alla pandemia COVID-19 vanno accompagnate da politiche di protezione sociale e di inclusione sostenute da investimenti in grado di garantire una crescita equa. Occorre poi rafforzare la tutela sociale per tutti i lavoratori, compresi quelli autonomi, in linea con la Raccomandazione del Consiglio del 2019.