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Mercato del lavoro e sviluppo salariale in Europa. Rapporto annuale 2022

"Labour Market and Wage Developments in Europe. Annual Review 2022". L'invasione russa dell'Ucraina è avvenuta in un momento di ripresa dell'economia dell'UE su livelli pre-pandemia. I mercati del lavoro europei hanno registrato ottimi risultati, con una robusta crescita dell'occupazione e una disoccupazione ai minimi storici: alla fine del 2021, l'occupazione ha superato i livelli del 2019, mentre a febbraio 2022 la disoccupazione ha raggiunto il tasso più basso (6,2%) dal gennaio 2000. Nonostante un rallentamento nella seconda metà dell'anno, nella prima metà del 2022 la crescita dell'occupazione è rimasta sopra il 2% e il tasso di disoccupazione è ulteriormente sceso al 6%. Tuttavia, la creazione di posti di lavoro nel settore manifatturiero è stata particolarmente contenuta a causa degli ostacoli emersi nelle catene di approvvigionamento. L'incremento dei prezzi dell'energia dovuti al conflitto russo-ucraino ha colpito principalmente i settori manifatturieri ad alta intensità energetica, che rappresentano circa il 5% dell'occupazione totale, con la possibile conseguenza di una flessione progressiva della domanda di lavoro. Potrebbero poi evidenziarsi effetti anche sul settore dei servizi, sebbene in ritardo (l'adeguamento delle ore lavorate per lavoratore è vincolato dall'elevata quota di contratti a tempo determinato, assieme al minore ricorso alla cassa integrazione), con il coinvolgimento di un gran numero di lavoratori. La crescita dei salari è stata poi finora moderata nonostante l'elevata inflazione: nel 2021 la retribuzione per dipendente è aumentata del 4,2%, ben al di sopra della media dell'1,7% del periodo 2013-2019. L'incremento salariale reale, inferiore a quello dell'inflazione, ha tuttavia portato a un deterioramento del potere d'acquisto per molti lavoratori, in particolare per i redditi più bassi. Nonostante gli aumenti sostanziali (in termini nominali), i salari minimi legali sono diminuiti in termini reali nella maggior parte degli Stati membri. Dal rapporto emerge poi che, tra le conseguenze del conflitto russo-ucraino, l'integrazione dei milioni di rifugiati dall'Ucraina può avere un impatto positivo sul mercato del lavoro e sull'economia europea a medio e lungo termine.

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Soggetto emanante: Commissione europea
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Tipologia: Rapporti annuali
Parole chiave: occupazione   migranti   mercato del lavoro   retribuzioni   politiche di contrasto alla crisi   disoccupazione   competenze professionali  

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