A cura della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle Politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nota realizzata dalla Direzione Studi e Ricerche - Applicazioni Data Science (ADS) di ANPAL Servizi. Nel secondo trimestre 2020 il tasso di occupazione dei lavoratori appartenenti all'Unione europea si attesta al 57,6%, 5,3 punti in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, al di sotto del valore registrato per gli italiani, pari al 57,7%. In netto peggioramento anche il tasso di occupazione dei cittadini extracomunitari, pari al 55%, inferiore di 5,6 punti rispetto al dato del II trimestre 2019. Allo stesso tempo si riduce anche il tasso di disoccupazione della popolazione straniera: nel periodo di riferimento il valore dell’indicatore si attesta al 10,6% nel caso dei cittadini UE e al 9,8% nel caso degli extra UE, a fronte del 7,4% registrato per gli italiani. Si tratta di un tasso in calo di 4,6 punti nel caso dei comunitari e di 4 punti nel caso degli extracomunitari. Complessivamente si sono perse tra il secondo trimestre 2019 e l'analogo periodo del 2020, 1.441.666 assunzioni; di queste 181.502 riguardano la componente extracomunitaria e 77.532 quella comunitaria. Con riferimento alle caratteristiche individuali dei lavoratori, si osserva, nel medesimo intervallo temporale, come il decremento registrato abbia avuto un impatto maggiore sulle donne piuttosto che sugli uomini, nonché sui giovani lavoratori con età inferiore ai 24 anni e con età compresa tra i 25 e i 34 anni, indipendentemente dalla cittadinanza considerata. Anche l'articolazione settoriale delle variazioni tendenziali mostra un forte ridimensionamento della domanda di lavoro. In particolare, si rileva, nel caso dei cittadini UE, un calo più marcato in altre attività nei Servizi (-49,6%) e nell'industria in senso stretto (-47,2%); nel caso dei cittadini Extra UE, in altre attività nei Servizi (-53,0%) e nell'industria in senso stretto (-50,6%). Il numero di rapporti di lavoro cessati conosce un decremento tendenziale nei primi due trimestri del 2020 parallelamente alla contrazione delle attivazioni.