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Previsioni economiche europee. Autunno 2021

"European Economic Forecast. Autumn 2021". European Economy, n. 160/21. Con i progressi evidenziati dalla campagna vaccinale e la riduzione delle restrizioni, l'economia dell'UE ha ripreso a crescere dalla primavera, protraendosi senza interruzioni durante l'estate. Tuttavia stanno emergendo alcune difficoltà: la ripresa della domanda è stata così forte che l'offerta fatica a tenere il passo. Problemi logistici, catene di approvvigionamento con carenza di materie prime pesano sui tempi di produzione e consegna. L'impennata dei prezzi energetici, in particolare del gas naturale e dell'elettricità, frenano la crescita e alimentano pressioni inflazionistiche. Inoltre, le carenze di offerta di lavoro stanno emergendo, almeno in alcuni settori, come un altro importante fattore limitante la produzione. Per quanto concerne le previsioni, nonostante le crescenti turbolenze, l'economia dell'UE dovrebbe continuare ad espandersi, raggiungendo un tasso di crescita del 5%, del 4,3% e del 2,5% rispettivamente nel 2021, 2022 e 2023, con tassi di crescita per la zona Euro identici a quelli previsti per l'UE nel 2021 e 2022. Anche le condizioni del mercato del lavoro sono nettamente migliorate, con la creazione di circa 1,5 milioni di posti e una rapida ripresa delle ore lavorate, grazie anche all'uscita della gran parte dei lavoratori dalle misure di tutela occupazionale. Ciononostante non sono ancora raggiunti i livelli pre-pandemici anche per via di un numero elevato di disoccupati e persone inattive. La ripresa è infatti rimasta incompleta: nel secondo trimestre del 2020 manca all'appello un punto percentuale dell'organico complessivo di occupati riscontrato prima dell'inizio della pandemia, contestualmente ad un gap di ore lavorate pari a 1,8 punti percentuali. Con le previsioni di crescita dell'attività economica, le condizioni generali del mercato del lavoro sono previste comunque in miglioramento, superando i livelli pre-crisi nel 2022, passando quindi ad una fase di espansione nel 2023. Per quanto concerne l'Italia, il PIL è stimato in crescita al 6,2% quest'anno per ridursi al 4,3% nel 2022 e al 2,3% nel 2023. Il principale elemento di crescita è dettato dal forte andamento della domanda interna. Anche l'occupazione è prevista in crescita, rallentando tuttavia nel 2022 per via della carenza di manodopera in settori specifici, per via del disallineamento di competenze, determinando così solo una riduzione moderata del tasso di disoccupazione, al 9,2% nel 2023.

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Soggetto emanante: Commissione europea
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Tipologia: Pubblicazioni
Parole chiave: analisi economica   economia   mercato del lavoro   occupazione   crescita economica   domanda di lavoro   disoccupazione  

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