Per il 2022 le previsioni danno 5,2 milioni di ingressi nelle imprese private, con un incremento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente dell'11,6%. Ancora più marcato è l'aumento del numero di laureati richiesti (23,5%). Nel dettaglio, le lauree maggiormente richieste dalle imprese riguardano gli indirizzi economico, sanitario e insegnamento, tutti ambiti che incidono per il 51% sul totale della domanda; l'indirizzo ingegneristico (22,6% della domanda) registra tassi di occupazione più elevati dal conseguimento del titolo ai cinque anni successivi. Dalla rilevazione emerge poi che le imprese incontrano difficoltà a trovare un laureato ogni due ricercati, segno anche della modesta percentuale di giovani che concludono le Università. Le Regioni con una quota di ingressi programmati per laureati significativamente superiore al valore medio nazionale, pari al 15%, sono la Lombardia e il Lazio, mentre tra i settori che assorbono il maggior numero di ingressi programmati, quello dei servizi detiene una percentuale dell'82,3%, mentre il settore dell'industria raggiunge la quota del 17,7%. Tra le competenze più richieste dalle imprese per gli ingressi del 2022 si annoverano la capacità di flessibilità e adattamento, quella di lavorare in gruppo, il problem solving, nonché le competenze digitali. Coloro che hanno svolto un tirocinio curriculare hanno poi maggiori possibilità di essere occupati a un anno dal conseguimento del titolo.