La relazione BES fornisce l'evoluzione dello stato di benessere del Paese attraverso dodici indicatori relativi ad otto ambiti (domini) monitorati dall'ISTAT. Se dal 2021 le condizioni sociali e l'attività economica hanno mostrato segnali di miglioramento per via dell'allentamento delle restrizioni imposte a seguito della pandemia da COVID-19, l'invasione russa in Ucraina ha determinato l'accelerazione dell'inflazione, riducendo così il potere di acquisto ed il benessere delle famiglie. Le politiche fiscali finora promosse hanno tuttavia consentito il contrasto all'incremento dei prezzi energetici, con un lieve miglioramento del benessere economico anche per il periodo 2023-2025. Relativamente alle principali evidenze, la BES 2023 evidenzia un incremento del reddito disponibile loro pro-capite, tra i più alti dal 2006 ad oggi, grazie anche alla ripresa occupazionale successiva alla pandemia. Anche l'uscita precoce dai sistemi di istruzione e formazione è su livelli inferiori rispetto a quanto osservato in passato, sia per la componente femminile che per quella maschile. Il tasso di mancata partecipazione al lavoro fa emergere un miglioramento, così come la riduzione del divario di genere, anche se in quest'ultimo caso non è stato possibile compensare la flessione riscontrata nel 2020. Complessivamente, gli occupati nel 2022 sono sui valori massimi dal 2018, mentre i disoccupati si attestano su quelli minimi. Peggiora invece il rapporto tra occupazione delle madri con almeno un figlio e donne nella stessa fascia di età, evidenziando quindi difficoltà per quanto concerle la conciliazione lavoro-famiglia.