Il Decreto attua la Legge Biagi con l'obiettivo di rendere più flessibile il mercato del lavoro, migliorandone l'efficienza, sostenendo le politiche attive per il lavoro e favorendo la diminuzione del tasso di disoccupazione. Fra le novità introdotte si segnalano:
- un nuovo regime autorizzatorio e di accreditamento degli operatori pubblici e privati nonché la ridefinizione della Borsa continua del lavoro;
- l'introduzione dell'appalto di servizi, il contratto a orario modulato, il contratto a tempo parziale, il lavoro ripartito e intermittente;
- un nuovo ruolo per il contratto di apprendistato, che diventerà il principale canale di ingresso dei giovani nel mercato del lavoro in stretta coerenza con la riforma del sistema educativo (articoli sostituiti dal TU apprendistato DLgs n. 167/11);
- l'introduzione del contratto di inserimento, che sostituisce il contratto di formazione e lavoro;
- la riforma delle collaborazioni coordinate e continuative, che dovranno essere riconducibili a uno o più progetti specifici o programmi di lavoro o fasi di esso, determinati dal committente e gestiti autonomamente dal collaboratore in funzione del risultato, nel rispetto del coordinamento con la organizzazione del committente.
La Legge n. 80/05 ha abrogato l'art. 13 comma 6 del DLgs 276/03: per le Agenzie di somministrazione non è più necessario attendere la normativa regionale o stipulare convenzioni con enti pubblici per applicare le misure previste dall'art. 13. La Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ha appartato alcune modifiche riguardanti il caso di appalto di opere o di servizi.
L'art. 22, DL 112/08, convertito in Legge n. 133/08, ha introdotto modifiche alla disciplina sul lavoro occasionale di tipo accessorio, di cui agli artt. 70-73, DLgs n. 276/03, ampliandone il campo di applicazione (oggettvo e soggettivo) e semplificandone l'utilizzo.
Importanti disposizioni che riguardano le prestazioni di lavoro occasionale ed accessorio sono state introdotte dalla Finanziaria 2010(art. 2, commi 148 e 149), con un'estensione soggettiva ed oggettiva dell'istituto, proseguendo così sulla strada già intrapresa dal legislatore con le modifiche della normativa che lo riguardavano e consentendone anche l'applicazione alla PA, dato che il ricorso a prestazioni di lavoro accessorio da parte di un committente pubblico e degli enti locali è consentito nel rispetto dei vincoli previsti dalla vigente disciplina in materia di contenimento delle spese di personale e ove previsto dal patto di stabilità interno.
Modifiche al DLgs n. 276/03, sono state introdotte con le Leggi 12 luglio 2011, n. 106, e Legge n. 111, del 15 luglio 2011. La Legge 12 luglio 2011, n. 106 all'art. 8 (Impresa e credito) prevede, fra l'altro, una modifica al DLgs n. 276/03 stabilendo che potranno beneficiare del contratto di inserimento donne di qualsiasi età, residenti in un'area geografica in cui il tasso di occupazione femminile sia inferiore almeno del 20% di quello maschile o in cui il tasso di disoccupazione femminile superi il 10% di quello maschile e siano prive di impiego da almeno 6 mesi.
La Legge 15 luglio 2011, n. 111, di conversione del Decreto Legge 6 luglio 2011 n. 98, all'articolo 29, disciplina la "Liberalizzazione del collocamento e dei servizi", riformando il collocamento al lavoro, assegnando ad ulteriori soggetti la mediazione tra domanda e offerta di lavoro. Il comma 1 dell'art. 29 sostituisce l'articolo 6 del Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276, il quale disciplina i regimi particolari di autorizzazione allo svolgimento dell'attività di intermediazione in materia di lavoro, introducendo misure di semplificazione amministrativa e volte ad assicurare la trasparenza operativa. Modifiche sono state introdotte anche dalla Legge di stabilità (Legge n. 183/11).