"Aggiornamento del Piano Nazionale emersione lavoro sommerso 2022-2025". Considerando quanto previsto dal PNRR e gli esiti rendicontativi inerenti il traguardo della Missione 5, componente 1, Riforma 1.2 "Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso", con il DM di cui si tratta è aggiornato il suddetto Piano e la relativa tabella di marcia. Nello specifico, in premessa, tra le finalità è aggiunta quella relativa alle misure per favorire l'impiego regolare di lavoratori stranieri in agricoltura (attraverso il contrasto agli insediamenti abusivi), nonché la previsione di interoperabilità con il Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020-2022). Quest'ultimo è stato prorogato fino al 2025 e, conseguentemente, l'elaborazione di una strategia complessiva di contrasto al lavoro sommerso impone di realizzare azioni volte a favorire percorsi di impiego regolare di lavoratori stranieri per il settore agricolo, anche attraverso specifiche azioni di politica attiva, assieme al rafforzamento delle attività informative e formative degli operatori dei CPI. Il Piano nazionale di contrasto al lavoro sommerso si propone quindi di affrontare talune delle problematiche già affrontate dal Piano di contrasto al caporalato. Per assicurare una sinergia proficua tra gli interventi che declinano le azioni prioritarie del Piano di contrasto al caporalato e le azioni previste dal Piano nazionale di contrasto al lavoro sommerso, è perciò necessario rafforzare e valorizzare la partecipazione di referenti del Comitato di contrasto al lavoro sommerso all'interno dei Gruppi di lavoro del Tavolo di contrasto al caporalato, con cadenza almeno trimestrale. Il lavoro svolto confluisce nella relazione annuale al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano nazionale di contrasto al caporalato, da predisporre entro la fine del 2023, alla cui stesura partecipano i referenti del Piano nazionale di contrasto al lavoro sommerso.