"Attuazione della Direttiva (UE) n. 2021/1883 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 ottobre 2021, sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di Paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati, e che abroga la Direttiva 2009/50/CE del Consiglio". Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n 256 del 2 novembre 2023, il Decreto è composto da soli due articoli e introduce modifiche al TU immigrazione. Stabilisce, infatti, le condizioni per l'ingresso e il soggiorno di cittadini extracomunitari, al di fuori delle quote annuali, in possesso di elevate qualifiche professionali. Nello specifico, essi devono essere in possesso di un titolo di istruzione superiore di livello terziario di durata almeno triennale, ovvero di una qualifica professionale superiore attestata da almeno 5 anni di esperienza certificata, oppure di una qualifica professionale superiore attestata da almeno tre anno di esperienza professionale pertinente acquisita nei sette anni precedenti la presentazione della domanda di Carta Blu UE. Lo straniero titolare di Carta blu UE rilasciata da altro Stato membro e in corso di validita' può fare ingresso e soggiornare in Italia per svolgere un'attività professionale per un periodo massimo di 90 giorni in un arco temporale di 180 giorni. Dopo dodici mesi di soggiorno legale in un altro Stato membro, lo straniero titolare di Carta blu UE può fare ingresso in Italia senza necessità del visto, al fine di esercitare l'attività lavorativa per un periodo superiore a 90 giorni, previo rilascio di specifico nulla osta. Per quanto concerne la retribuzione, il relativo importo annuale non deve essere mai inferiore a quello previsto nei contratti collettivi nazionali.