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Risoluzione del Parlamento europeo, 20 ottobre 2021, n. 2021/0426

"Risoluzione del Parlamento europeo del 20 ottobre 2021 sulle politiche occupazionali e sociali della zona Euro nel 2021". Il Parlamento europeo invita gli Stati membri a sfruttare appieno il potenziale offerto dalla clausola di salvaguardia generale, dal nuovo quadro finanziario pluriennale e da Next Generation EU per sostenere le imprese in difficoltà e senza liquidità, in particolare migliorando l'accesso delle PMI ai finanziamenti, salvaguardando i posti e le condizioni di lavoro dei lavoratori nell'UE e accompagnando le imprese e i lavoratori nelle transizioni verde e digitale. Poiché la politica economica non può essere basata su indicatori tradizionali, è necessario che il semestre europeo garantisca il coordinamento tra gli Stati membri, assicurando che essi si muovano nella stessa direzione verso un'economia neutrale dal punto di vista climatico e più digitale che non lasci indietro nessuno, nonché promuovendo il cambiamento strutturale per il progresso sociale, lo sviluppo sostenibile e il benessere. La Commissione, invitata a trarre insegnamenti dalla crisi, deve lavorare all'attuazione di un'architettura di governance sostenibile nell'UE basata sulla solidarietà, la giustizia sociale e l'integrazione, l'equa distribuzione della ricchezza, la parità di genere, servizi pubblici di alta qualità, compreso un sistema di istruzione pubblico, universale e di elevata qualità, un'occupazione di qualità. Gli stessi sistemi fiscali dei Paesi membri dovrebbero essere concepiti in modo da ridurre le disuguaglianze, promuovere l'equità e proteggere le famiglie. Nell'ambito del quadro di governance europea per il 2022, il Parlamento sottolinea inoltre come la crescita sostenibile, intelligente e inclusiva debba realizzarsi con una politica fiscale sostenibile nel medio termine, nonché con politiche sociali improntate al conseguimento di una ripresa duratura e stabile. Nell'ambito di un'agenda sociale ambiziosa esorta la Commissione e gli Stati membri a garantire che i sindacati abbiano accesso al luogo di lavoro e agli stessi lavoratori, anche nel caso in cui il lavoro sia svolto in modalità digitale; insiste sulla necessità di garantire che tutti i lavoratori, anche quelli dell'economia digitale, abbiano diritto alla contrattazione collettiva e a intraprendere azioni collettive. Da ultimo, nei Piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR), occorre tenere conto delle raccomandazioni specifiche per paese che contribuiscono agli obiettivi sociali stabiliti nel Regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) e che le raccomandazioni specifiche per paese relative a tali piani devono essere interpretate in modo da contribuire al conseguimento degli obiettivi sociali del regolamento, fra cui la coesione economica e territoriale.

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Soggetto emanante: Parlamento europeo
Data:
Tipologia: Risoluzioni del Parlamento Europeo
Parole chiave: occupazione   politica sociale   politiche di coesione   politiche attive del lavoro   dialogo sociale   fasce deboli   inclusione sociale   crescita economica  

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